Genesi ed Esegesi


Le stellette del Canavese

nato nel 2020 come blog dedicato ad una ristretta cerchia di persone e votato alla cultura, storia ed attività di carattere prettamente militare, diventa in un secondo momento una associazione di carattere storico culturale, sganciandosi dalla limitazione del gruppo chiuso ed aprendo la sua attività ad eventi culturali, storici e sociali che hanno caratterizzato il territorio del Canavese dall’unità d’Italia in poi, arrivando anche a trattare periodi di insediamenti rurali dal paleolitico in poi.
 

Sotto questa egida è nata

Il 24 novembre 2020 il Comune di Borgofranco di Ivrea, con delibera n. 174, assegna alle Stellette del Canavese una sede in seno al prestigioso Palazzo Marini, edificio del '600 e punta di diamante in seno all'area storica dell'antico ricetto medioevale. Nasce così, il 13 febbraio 2021, Canapisium (affiliata alle Stellette del Canavese) grazie ad un gruppo di appassionati della cultura e della storia, sopratutto della storia del territorio. Stiamo parlando di Elisa, Nadia, Amedeo, Fabrizio e Paolo, un gruppo eterogeneo di persone provenienti da esperienze di vita e di lavoro che spaziano dall'insegnamento alla ricerca scientifica, dal management presso grandi aziende all'ingegneria di avanguardia. Lo scopo è quello di creare un punto di riferimento dinamico, accessibile ed autorevole per la divulgazione, la conservazione e la promozione di tutti quegli eventi storici ed industriali che hanno reso grande ed importante il Canavese.
 
Il Museo

Ogni territorio ha una storia da raccontare, ma non sempre questa storia può essere raccolta all’interno di qualche stanza. Quando i paesi sono piccoli e mancano quelle caratteristiche tecniche che permettono di aprire un museo tradizionale, fare sistema e unire le forze è la soluzione.
Non più un singolo luogo fisico, identificabile unicamente con il secentesco Palazzo Marini, ma un insieme di luoghi che incuriosiscano i turisti.
 
Intercettando anche il turismo della Via Francigena, Borgofranco rappresenta un’area che invoglia alla scoperta delle proprie piccole realtà che tanto hanno da offrire. Una zona che fa sentire la sua comunità parte integrante del progetto, impegnandola nella valorizzazione delle proprie tradizioni e radici.

Questo è il concetto di museo diffuso.

Il museo diffuso, a differenza di quello tradizionale, crea i suoi percorsi di visita all’interno di un’area geografica.

Luoghi, avvenimenti, antichi mestieri e personaggi storici vengono uniti attraverso itinerari tematici. La narrazione è affidata a un sistema di segnaletica che, in modo lineare e completo, racconta le caratteristiche distintive del territorio.

La particolarità di questo museo è che non è tutto qui. Anche la popolazione ha il suo ruolo da protagonista nel valorizzare i posti in cui è nata e cresciuta. Tramite incontri, attività didattiche e azioni di conservazione, gli abitanti diventano proprietari responsabili del museo diffuso, anche attraverso il conferimento di cimeli indispensabili per un nucleo di mostra.
In questo contesto narrativo il museo riesce ad attrarre i turisti in zone del territorio poco conosciute, in un’area che permetterà ai visitatori di vivere un’esperienza culturale tramite i luoghi da raggiungere, i particolari da cercare e le storie da respirare.

Un’idea per Borgofranco d’Ivrea Il museo diffuso nasce dal tema che si vuole dare al percorso. La proposta, ricade su una particolarità tipica della zona legata alla Prima guerra mondiale, soprattutto nell’accezione di “fronte interno” che coinvolse la popolazione nell’evoluzione industriale della zona. Lo studio di Michele Righino sullo stabilimento della “cheddite” rappresenta un’esempio importante di collegamento tra la grande storia e la microstoria del luogo.

Il coinvolgimento della popolazione locale (e non solo) nello sforzo bellico rappresenta un tratto peculiare nella storia del ‘900 di Borgofranco. La presenza di infrastrutture permette di sviluppare un percorso di “museo diffuso”: la ex zona industriale per l’archeologia industriale, il ramo ferroviario per i trasporto delle bombarde al fronte, il monumento ai Caduti peculiare per la doppia valenza epigrafica che riguarda sia i caduti militari e sia i caduti civili militarizzati per i diversi scoppi accidentali nella fabbrica. Ma anche la storia della fabbrica medesima, costituiscono tutti insieme un tassello importante nella storia di una comunità. 
 
 
 
 
Delibera di Assegnazione
 



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