lunedì 31 gennaio 2022

“Comando … qui Tricolore …. quota 2022 raggiunta e conquistata!”

Cima Bossola vista da Inverso - Val Chiusella


T - “Comando … qui Tricolore …. Quota 2022 raggiunta e conquistata!”
C - “Gran bel lavoro Tricolore, gran bel lavoro! … assicurate bene la bandiera, mettete il perimetro in sicurezza e tornate alla base … quì abbiamo ancora bisogno di voi! Passo e chiudo.”
Una salita durata anni...; difficile; rischiosa; spesso al limite della sopportazione.

Quando qualcuno di quelli che oggi non sono ancora nati ci chiederà di raccontare una storia, noi potremo cominciare dicendo: “io c’ero … e ti parlerò di come questa storia insegni che non ci si deve mai arrendere, anche quando tutto sembra essere perduto; specialmente quando tutto sembra essere perduto.

Si deve continuare cercando nel nostro cuore e nella nostra mente la motivazione e la forza per continuare, spalle al baratro e sguardo puntato sulla vetta, ogni passo più vicina, ogni respiro più bella, nitida e rarefatta. In molti sono caduti combattendo contro un soverchiante e subdolo nemico. Alcuni si sono fatti catturare dagli eccessi della presunzione, mantre altri, idioti ed incoscienti, ci hanno tradito.”
Il gran consiglio si è riunito per firmare l'armistizio ma chi voleva la Pace e cantava Vittoria dovrà attendere. Non è ancora finita.

Abbiamo raggiunto una vetta dalla quale si vede l'orizzonte con più chiarezza, ma il fondo-valle è ancora coperto di dense nubi che questo distante sole invernale non riesce a diradare.
Quando il nemico è l'uomo, altri uomini lo potranno affrontare e sconfiggere, ma se il nemico è lo iato tra "male e ignoranza" gli uomini possono solo sperare di rallentarne la corsa o di chiuderlo in una boccetta di vetro per sudiarne le caratteristiche e le reazioni, ma mai potranno sconfiggerlo definitivamente. Una sola goccia di male sarà sempre in grado di contagiare tutta l'aria che respiriamo e tutta l'acqua che beviamo ed un solo grammo di ignoranza peserà come un macigno sulla "leggerezza della conoscenza. Possiamo solo sperare che la Scienza dìa alla grande Madre le armi per proteggerci in attesa della soluzione finale e definitiva. L'evoluzione.

Chi ci chiederà di raccontare questa storia sarà immune per nascita o per vaccino "eptavalente" e dovrà forse affrontare altre sfide e scalare altre vette sulle quali pianterà la bandiera universale della Fratellanza e della Pace.
Abbiamo vinto una battaglia; non la guerra. Dobbiamo insegnare alle generazioni future come rimettere in ordine, con umiltà e fermezza, i valori e le priorità che ci hanno permesso di vincerla!

Nemo

sabato 29 gennaio 2022

Ma che cos'è la Belle Epoque?

 
Siamo partiti dall'idea di raccontare e mettere in "mostra" un periodo molto importante per il Canavese, ma vogliamo anche dare ai nostri lettori e visitatori un quadro più ampio che parli della Belle Epoque come fenomeno Italiano, Europeo e Mondiale. Le slides che seguono vogliono essere uno spaccato delle moltissime novità culturali, artistiche e storiche che hanno accompagnato il periodo.
Cliccate sulle immagini per visualizzare la presentazione.
 





 

sabato 15 gennaio 2022

Canapisium apre una Nuova sede ad Azeglio presso il Centro Studi "Biblioteca Don Ilo Vignono"

Non c'è il due senza il tre!

Canapisium apre oggi - grazie ad un gemellaggio - la terza Sede nel Canavese e più precisamente ad Azeglio, presso il Centro Studi Biblioteca "Don Ilo Vignono", luogo di studio e ricerca, curato da Elisa Benedetto e frutto di un bellissimo restauro conservativo di un cascinale con corte interna.

La biblioteca “Don Ilo Vignono” è intitolata all'omonimo canonico (1921-1997), direttore della biblioteca capitolare della cattedrale di Ivrea, Cancelliere vescovile emerito e Cappellano dell’Ospedale di Ivrea, erudito storico locale e noto tra i medievisti europei. La biblioteca, che ospita anche il centro studi, nasce dalla fusione dei fondi librari di due soci, già attivi da anni nella ricerca storica e nella pubblicazione di alcuni libri ed ha recentemente acquisito altri fondi librari oltre ad un’importante unità archivistica altrimenti destinata all’oblio.

Si aggiunge così un'altra importante presenza operativa sul territorio che va ad arricchire la nostra rete culturale basata sui concetti della sostenibilità e del collaborazionismo associativo.


Alcune viste della Biblioteca




 Nemo

venerdì 14 gennaio 2022

Anna, medico ufficiale che viene dal passato

 

Da sinistra: Laura Comandù, Carlo Martinelli e Ada Uberti, rievocatori del Gruppo Storico Militaria 1948-1945 e Soci Onorari di Canapisium

Anna Saffiotti è al centro del gruppo
 

La rievocatrice del gruppo storico militare Laura Comandù ne ha indossato la divisa ricostruita attraverso vecchie foto

Borgofranco di Ivrea, 8 gennaio 2022

È una rievocatrice del gruppo storico torinese Militaria 1848-1918, Laura Comandù, intervenuta, lo scorso sabato 8, all'inaugurazione della mostra Dalla Belle Epoque alle trincee, visitabile al Palazzo Marini, a Borgofranco, fino al 27 febbraio, tutte le domeniche pomeriggio, dalle 15 alle 18. Lo ha fatto, indosso la divisa da ufficiale medico donna nella Grande guerra, insieme a Carlo Martinelli, presidente del gruppo, in divisa da maggiore degli alpini, e ad Alda Uberti, nell'abito da portatrice carnica, tutt'e tre volontari di Militaria le cui attività sono rivolte a ricerca, studio e valorizzazione del patrimonio storico culturale, nonché alla partecipazione a rievocazioni storiche e a cerimonie di carattere militare. Già intervenuti, nel dicembre scorso, a Castelnuovo Nigra, alla conferenza Il lutto e la memoria, organizzata da Canapisium, sono stati molto apprezzati, anche per la competenza e l'affabilità, dai visitatori che si sono incuriositi, in particolare, per la divisa indossata dalla signora Comandù che ha volentieri evocato la donna da una antica fotografia della quale, anni fa, ha tratto ispirazione per farla confezionare. «Si tratta di Anna Dado Saffiotti - spiega - una donna medico arruolata come ufficiale durante la I guerra mondiale, nata nel 1890, a Mazara del Vallo dove morì nel 1982, dopo aver svolto, dal 1920 al 1964, il ruolo di ufficiale sanitario per il Comune, fungendo, all'occorrenza, da medico condotto e da veterinario e avendo tra le sue mansioni anche quella di Medico di Porto, con il compito di verificare lo stato igienico delle navi. Conseguita la laurea in medicina, il 5 aprile 1916, all'Università di Palermo, essendo stato accolto il suo ricorso per venire ammessa alla sessione anticipata a causa della guerra pur "non essendo uomo pronto per andare al fronte", si mise immediatamente a disposizione della Croce rossa. Il 29 aprile 1916 fu iscritta, con il numero 40 di matricola, nel Ruolo speciale del Personale direttivo della Croce rossa nella qualità di "medico assistente pel servizio degli ospedali territoriali"». Una disponibilità per la quale riceverà varie onorificenze quali la medaglia istituita a ricordo della guerra 1914/1918, la medaglia a Ricordo della Guerra europea e, più recentemente, negli anni '70, la Croce di Cavaliere di Vittorio Veneto. Furono 45 in tutto le donne, medici e farmaciste, arruolate come Ufficiali nella Croce Rossa e nella Sanità militare nel primo '900, che prestarono servizio, ordinate da sottotenente a capitano, distinte dalla particolarità per l'epoca di portare una divisa identica a quella maschile, ma con la gonna. La loro figura scomparve dopo la Grande Guerra, ma non il loro lavoro svolto con la massima abnegazione, sul quale, qualche anno fa Elena Branca accese i riflettori con il suo libro "Dottoresse al fronte? La Cri e le donne medico nella Grande guerra. Anna Dado Saffiotti e le altre". Nel volume, tra l'altro, è ricordata anche una donna medico eporediese, la dottoressa Matilde Bonnet, figlia di un pastore valdese e laureatasi in Medicina a Torino, nel 1904, che fu in servizio all'ospedale di Ivrea, in quegli anni di inizio secolo.

Franco Farnè - da La Sentinella del Canavese del 14/01/2022, pag. 31


venerdì 7 gennaio 2022

Dalla Belle Epoque alle Trincee - La nuova mostra di Canapisium apre i battenti il 9 gennaio 2022



Aprirà i battenti il 9 gennaio 2022 la nuova mostra da titolo

a cura di Elisa Benedetto, Nadia Bontempo
Amedeo Dagna, Fabrizio Dassano e Paolo Paulisic

Allestita nella suggestiva atmosfera dello storico Palazzo Marini di Borgofranco d'Ivrea trasporterà i visitatori in un interessante viaggio nella industrializzazione a Borgofranco dal 1862 alla Grande Guerra.

La partecipazione all’evento è gratuita

ma Vi ricordiamo che la nostra Associazione (non a scopo di lucro) si basa - oltre che sull’auto finanziamento da parte dei Soci Fondatori - su Donazioni, Sponsorizzazioni e Tesseramenti per i quali potete rivolgerVi al nostro personale presente all’evento.

L'inaugurazione si terrà il giorno 8 gennaio 2022 alle ore 17:00 nella sala di rappresentanza di Palazzo Marini, in osservanza delle vigenti normative COVID19. Green Pass e prenotazione obbligatoria.

Per accreditamento stampa il giorno dell'inaugurazione scrivere a
eventi@canapisium.org
 
Per ulteriori informazioni sugli eventi legati alla mostra, le prenotazioni e le visite scolastiche infrasettimanali, scrivere a eventi@canapisium.org o inviare messaggio whatsapp al numero +39 351 9098098.
 

dal 9 gennaio 2022 al 27 febbraio 2022
tutte le domeniche pomeriggio, dalle 15:00 alle 18:00
ingresso con Green Pass obbligatorio

 
 

Si ringraziano per il supporto e la collaborazione:
 
Comune di Borgofranco - Assessorato alla Cultura - Patrocinio gratuito
Associazione Mario Clemente - Documentazione e ricerche storiche
Gruppo Storico Militaria 1848-1945 - Rievocatori in Uniformi Storiche WWI
Associazione Nazionale Sanità Militare Italiana - Materiale espositivo
Enrico &  Marco Gillio Tos - Materiale espositivo
Giuliana Tozzi & Roberto Noli - Materiale espositivo
Daniela Balma - Materiale espositivo
Dario Zara - Materiali ed opere espositive
Patrizia Vittonatti - Proprietaria Stabilimento Idroterapico
AREA59 Engineering & Research - Sponsor

 
 
Silvia Brusa Trompetto - Borgofranco d’Ivrea e il suo patrimonio storico-architettonico - Ricerche, progetti, interventi di conservazione,  a cura del Comune di Borgofranco d’Ivrea, Settembre 2002 ● Marco Cima, Per una storia dell’industria nell’Alto Canavese, in Bollettino n. 8 del 1982, S.A.S.A.C. ● Dino Garino, I prodromi industriali del Canavese tra l’800 e il ‘900, in Bollettino n. 18 del 1992, S.A.S.A.C. ● Rosita Negro Frer, Acque e loisir: il restauro di un luogo termale ai margini della Serra d’Ivrea, tesi di laurea, Settembre 2014 ● Michele Righino, 1915-1918 – La Cheddite – La fabbrica delle bombe a Borgofranco, Associazione Mario Clemente, Borgofranco d'Ivrea 2015 ● Filippo Castellano e Bruno Marcuzzo, I bombardieri del Re, Gaspari, Udine 2005 ● Martin Pollak, Topografia della memoria, Un ammonimento impressionante contro la rimozione e l’oblio,  Keller, Rovereto 2021 ● Barbara Bracco, La Patria ferita. I corpi dei soldati italiani e la Grande Guerra, Giunti, Firenze 2012 ● Bruna Bertolo, Donne nella Prima Guerra Mondiale, Susalibri, S. Ambrogio di Torino 2015 ● AA.VV, introduzione di Dacia Maraini, Donne nella Grande Guerra, Il Mulino, Bologna 2014 ● Vera Brittain, Generazione perduta, Giunti, Firenze 2015

giovedì 6 gennaio 2022

MA COSA C'ENTRA LA BEFANA?

 


L'arrivo dei Magi, che non erano Re, che non è detto fossero tre e che seguissero una cometa;
Il Battesimo di Cristo nel mondo ortodosso;
La Befana che porta i doni ai bambini volando su una scopa;

La Dodicesima Notte di Shakespeare: ecco cosa si festeggia il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, in Italia e nel mondo, tra le curiosità, le tradizioni e gli eventi della ricorrenza che tutte le feste porta via ...
I Re Magi e la Befana. L’adorazione di Gesù, l’oro, l’incenso e la mirra, ma anche i dolci nelle calze portati ai bambini dalla vecchina vestita di stracci volando su una scopa. Cosa si festeggia esattamente il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, in Italia? Cosa hanno in comune le due storie? E nel resto del mondo? Scopriamo il significato, le curiosità, le tradizioni e cosa succede in questa giornata di festa in Italia e nel mondo.
Epifania: significato e cosa si festeggia nella tradizione cristiana L’Epifania è una ricorrenza cristiana, arriva 12 giorni dopo il Natale e mette fine alle feste dell'inverno.
Non in tutto il mondo l’Epifania è il 6 gennaio: per molte chiese ortodosse, che seguono il calendario giuliano, cade il 19 gennaio (e il Natale è il 7 gennaio).
Nella tradizione cristiana l'Epifania è la festa della rivelazione di Gesù come Dio. La parola stessa Epifania in greco significa "apparizione" ed è una parola da sempre collegata alla manifestazione di una divinità. Ma se la Chiesa cattolica associa l’Epifania alla nascita di Gesù e all’adorazione dei Magi arrivati da Oriente con i loro doni a rendere omaggio al bambino Gesù, figlio di Dio, per gran parte del mondo ortodosso la festività ricorda il battesimo di Gesù nel Giordano.

Epifania: chi sono i Magi

Non erano Re, ma Magi, ovvero uomini saggi che interpretavano i sogni e studiavano gli astri. Non è certo che fossero in tre, né che seguissero una cometa. I personaggi che il 6 gennaio portano i doni a Gesù Bambino sono avvolti dal mistero e dalla leggenda.
Di loro si racconta solo nel Vangelo di Matteo, testo che nei secoli è stato arricchito da una lunga e variegata tradizione.
Nel Vangelo non si fa riferimento al numero dei Magi, né ai loro nomi, Melchiorre, Baldassare e Gaspare. Mentre si citano i doni. L'oro, simbolo di regalità, l’incenso, riferimento alla divinità, e la
mirra, resina aromatica utilizzata nell’antico Egitto per le imbalsamazioni, presagio del sacrificio di Gesù sulla Croce.
Anche la cometa sarebbe il frutto della tradizione: nel Vangelo di Matteo si parla genericamente di una stella. Quanto al nome Magi, ecco cosa si legge su treccani.it: "Il termine Magi indicava i sacerdoti persiani dello zoroastrismo, religione preislamica largamente diffusa nell’Asia centrale, a cui tarde tradizioni greche attribuirono doti di astrologi e indovini".
Epifania: chi è la Befana e cosa c’entra con i Magi Il nome befana è una storpiatura del termine Epifania, ma la figura della vecchina "che vien di notte con le scarpe tutte rotte" appartiene a tutt’altra tradizione. Si tratta di una figura popolare tipicamente italiana, poco conosciuta nel resto del mondo, che affonda le sue radici nei riti propiziatori pagani legati al solstizio d’inverno e al raccolto dell'anno nuovo.
Esiste però una leggenda che lega la Befana ai Magi: diretti a Betlemme, i Magi avrebbero chiesto informazioni a un’anziana, incontrata lungo la strada. La donna, che si rifiutò di seguirli, si pentì poi della decisione presa. Partì quindi con un cestino di dolci e, fermandosi a bussare a ogni porta in cerca di Gesù regalandoli ad ogni bambino che incontrò.
Da allora la Befana girerebbe il mondo, regalando dolci a chi è stato buono, o carbone a chi no, infilando i doni nelle calze vicino al camino o appese per la casa. 

Nemo