giovedì 6 gennaio 2022

MA COSA C'ENTRA LA BEFANA?

 


L'arrivo dei Magi, che non erano Re, che non è detto fossero tre e che seguissero una cometa;
Il Battesimo di Cristo nel mondo ortodosso;
La Befana che porta i doni ai bambini volando su una scopa;

La Dodicesima Notte di Shakespeare: ecco cosa si festeggia il 6 gennaio, giorno dell'Epifania, in Italia e nel mondo, tra le curiosità, le tradizioni e gli eventi della ricorrenza che tutte le feste porta via ...
I Re Magi e la Befana. L’adorazione di Gesù, l’oro, l’incenso e la mirra, ma anche i dolci nelle calze portati ai bambini dalla vecchina vestita di stracci volando su una scopa. Cosa si festeggia esattamente il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, in Italia? Cosa hanno in comune le due storie? E nel resto del mondo? Scopriamo il significato, le curiosità, le tradizioni e cosa succede in questa giornata di festa in Italia e nel mondo.
Epifania: significato e cosa si festeggia nella tradizione cristiana L’Epifania è una ricorrenza cristiana, arriva 12 giorni dopo il Natale e mette fine alle feste dell'inverno.
Non in tutto il mondo l’Epifania è il 6 gennaio: per molte chiese ortodosse, che seguono il calendario giuliano, cade il 19 gennaio (e il Natale è il 7 gennaio).
Nella tradizione cristiana l'Epifania è la festa della rivelazione di Gesù come Dio. La parola stessa Epifania in greco significa "apparizione" ed è una parola da sempre collegata alla manifestazione di una divinità. Ma se la Chiesa cattolica associa l’Epifania alla nascita di Gesù e all’adorazione dei Magi arrivati da Oriente con i loro doni a rendere omaggio al bambino Gesù, figlio di Dio, per gran parte del mondo ortodosso la festività ricorda il battesimo di Gesù nel Giordano.

Epifania: chi sono i Magi

Non erano Re, ma Magi, ovvero uomini saggi che interpretavano i sogni e studiavano gli astri. Non è certo che fossero in tre, né che seguissero una cometa. I personaggi che il 6 gennaio portano i doni a Gesù Bambino sono avvolti dal mistero e dalla leggenda.
Di loro si racconta solo nel Vangelo di Matteo, testo che nei secoli è stato arricchito da una lunga e variegata tradizione.
Nel Vangelo non si fa riferimento al numero dei Magi, né ai loro nomi, Melchiorre, Baldassare e Gaspare. Mentre si citano i doni. L'oro, simbolo di regalità, l’incenso, riferimento alla divinità, e la
mirra, resina aromatica utilizzata nell’antico Egitto per le imbalsamazioni, presagio del sacrificio di Gesù sulla Croce.
Anche la cometa sarebbe il frutto della tradizione: nel Vangelo di Matteo si parla genericamente di una stella. Quanto al nome Magi, ecco cosa si legge su treccani.it: "Il termine Magi indicava i sacerdoti persiani dello zoroastrismo, religione preislamica largamente diffusa nell’Asia centrale, a cui tarde tradizioni greche attribuirono doti di astrologi e indovini".
Epifania: chi è la Befana e cosa c’entra con i Magi Il nome befana è una storpiatura del termine Epifania, ma la figura della vecchina "che vien di notte con le scarpe tutte rotte" appartiene a tutt’altra tradizione. Si tratta di una figura popolare tipicamente italiana, poco conosciuta nel resto del mondo, che affonda le sue radici nei riti propiziatori pagani legati al solstizio d’inverno e al raccolto dell'anno nuovo.
Esiste però una leggenda che lega la Befana ai Magi: diretti a Betlemme, i Magi avrebbero chiesto informazioni a un’anziana, incontrata lungo la strada. La donna, che si rifiutò di seguirli, si pentì poi della decisione presa. Partì quindi con un cestino di dolci e, fermandosi a bussare a ogni porta in cerca di Gesù regalandoli ad ogni bambino che incontrò.
Da allora la Befana girerebbe il mondo, regalando dolci a chi è stato buono, o carbone a chi no, infilando i doni nelle calze vicino al camino o appese per la casa. 

Nemo

3 commenti:

  1. Bella, non se ne sa mai abbastanza e neppure sulla Befana.

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  2. Molto interessante, non lo sapevo. Grazie!

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  3. Molto interessante, non lo sapevo. Grazie!

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