venerdì 11 marzo 2022

La paura del giorno

 


Dacci oggi la nostra paura quotidiana e rimetti a noi le nostre ipocrisie...
 
Ogni giorno ha la sua paura, unica ed univoca come un'impronta digitale.
Succede dalla notte dei tempi ed è scolpito nel nostro DNA: abbiamo una predisposizione naturale nel collimare la punta dell'indice con la punta della lancia che impugnamo nella mano opposta e triangolare sul terzo arco con il bersaglio. 
 
Ci è voluta una guerra fratricida, sporca, schifosa e male odorante per distogliere l'attenzione dei media dalla pandemia. Sembra che da quindici giorni a questa parte si possa morire da eroi soltanto se si parla russo o ucraino. Fonti autorevoli e da tutti riconosciute come affidabili ed esenti da propaganda e disinformazione ci dicono che il numero di morti dall'inizio della guerra ad oggi si aggira intorno ai 4500, includendo soldati russi, soldati e combattenti ucraini e civili (bambini, adolescenti, donne, ed anziani), senza contare le decine di migliaia di feriti più o meno gravi. Ma potrebbero essere anche il doppio. Eppure tutto ciò che assillava l'umanità fino al 24 febbraio scorso è ancora lì, con i suoi racconti, le testimonianze, le immagini ogni giorno più sbiadite.
 
Cosa è successo? Che cosa ci spaventa di più? Il "come si muore", "di che cosa si muore", "chi muore" o "perchè si muore"? Non importa, ci dicono dalla regia: l'importante è esserci quando la gente muore, per raccontare lo strazio del trapasso, magari supportati da sedicenti "esperti" aspiranti TV-talk-star e con la benedizione degli immancabili politici ingaggiati al bar o alla bouvette mentre facevano colazione.
 
La gente ha bisogno della dose di paura quotidiana e non va molto per il sottile nel fare i necessari distinguo; dateci i morti, i feriti, i contagiati, i ricoverati... vanno bene anche gli storpi ed i mutilati, quelli con i denti cariati e le cisti sui glutei! 

La cartella n. 15 del gioco del 15 è stata azzerata e siamo pronti a ridistribuire il potere... Cina, USA, EU, Asia, Giappone, Paesi Arabi, Sud America, Africa, Artide e Antartide, Oceania e poi giù fino a Green Goose nelle Falkland. Poi la Russia, o quel che ne rimarrà.

La notizia del giorno è che lo Zar si è svegliato nella sua Dacia di Ušakovskoe (71.02427154804657, -178.57569659224362) con il sesto chakra parzialmente aperto (ma non hanno osato dirglielo fino all'ora di pranzo, per non rovinargli la nuotata mattutina nel Mare dei Clukci) e questo spiegherebbe la sua capacità di percepire realtà invisibili situate oltre la visione ordinaria. Qualcuno dice che sono sparite anche le 14 pistole che teneva sotto il cuscino.
 
Alle 02:45 a.m. (ora di Mosca) Munch ha finalmente rilasciato il secondo urlo, venuto a sapere che il poveretto ha seguito il destino di uno dei suoi famosi predecessori: morto e resuscitato per il tempo strettamente necessario per portare a termine il passaggio di consegne e fornire il numero della combinazione del cofanetto chirurgico che custodiva il suo cervello da tempo gravemente malato.
 
La Camera Bassa del Consiglio di Stato è stata trasformata in un museo esoterico, mentre la Camera Alta diventerà il Consiglio Federal-democratico della Russia Moderna
.
La figlia di Ludmila Pavlichenko ha appena finito di tirare a lucido il Mosin-Nagant 7,62x54 modificato con ottica PSO-1 di sua madre e si sta preparando a ricevere l'onorificenza di "Eroe della Federazione Russa".
Anche questa volta è stato un centro pieno. Il tiro perfetto; quello che in gergo chiamiamo il "Terzo occhio".

 
Prima o poi sconfiggeremo anche il C19 e troveremo qualcos'altro di cui aver paura.

 
Nemo

Nessun commento:

Posta un commento